Dedicato al dottor Andrea Pelliccia, al suo modo di vivere e di lottare per gli altri: "lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi... Chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita la passione, chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore ed ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso... Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio , chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniiarlo, chi non fa domande su argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà il raggiungimento di una splendida felicità. (P.Neruda) Grazie di essere esistito, sei stato un esempio di medico, di uomo e soprattutto di amore. Sarai sempre nel mio cuore. Francesca Pascucci